Tutti a scuola di dialetto

Il Comune di Malesco , l’Ecomuseo ed Leuzerie e di Scherpelit e la Proloco di Malesco- Finero e Zornasco hanno il piacere di annunciare il primo corso di dialetto. L’idea è quella di avvicinare la popolazione alle tradizioni locali, introducendo...
Data:

26 gennaio 2017

Tempo di lettura:

2 min

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Il Comune di Malesco , l’Ecomuseo ed Leuzerie e di Scherpelit e la Proloco di Malesco- Finero e Zornasco hanno il piacere di annunciare il primo corso di dialetto.
L’idea è quella di avvicinare la popolazione alle tradizioni locali, introducendo una disciplina che, in fondo, incuriosisce molti.
Pensiamo solo alla parola stessa, “dialetto”, che non ha un significato univoco e a cui, in generale, si riconoscono due diverse accezioni: varietà di una lingua e lingua contrapposta ad un’altra. Argomento, questo, che sarà approfondito durante il corso.
Col termine “dialetto” si tende ad indicare la parlata di un solo centro abitato, in quanto entità linguistica di solito abbastanza omogenea e individuabile (il dialetto milanese, napoletano etc.).
Per quanto riguarda nello specifico il nostro dialetto, Giacomo Pollini scriveva già nel 1896 che «nella Valle Vigezzo sebbene siavi un solo e medesimo dialetto, nondimeno vi sono disparatissime pronuncie, e tante quanti sono i suoi sedici Comuni, e per di più così variate da prenderle, direi quasi, per dialetti diversi. E questa singolarità poi si osserva in specie in quello di Malesco, la cui caratteristica è di fare terminare colla vocale ‘e’ una gran parte delle parole».
Oggi nel comune di Malesco si possono distinguere ben tre dialetti: quello del “capoluogo”, il c.d. parlà de Melesk, quello di Zornasco – simile a quello del paese di Craveggia – e infine quello di Finero, affine al dialetto parlato in Valle Cannobina.
Riteniamo che il dialetto, facendo parte del patrimonio immateriale del nostro territorio, valorizzi l’identità culturale di ogni singolo comune. Da qui l’importanza che vogliamo dare allo studio e alla conoscenza del dialetto maleschese e delle frazioni.
Il corso darà ampio spazio anche alla fonetica, fondamentale quando si parla di dialetto. Ciò perché i dialetti sono quasi esclusivamente solo parlati, tant’è che non esiste una grammatica o una grafia codificata.
Fortunatamente da questo lato verrà in aiuto degli appassionati il corposo testo di S. Ragozza, “Il dialetto di Malesco Valle Vigezzo (VCO)”, che raccoglie anche un vero e proprio glossario di qualche migliaio di vocaboli Maleschesi.
Vi aspettiamo quindi numerosi alle nostre lezioni!
Per informazioni sul corso e sul programma, chiamare il numero 0324/92444 oppure inviare una mail a info@leuzerie.it (Ecomuseo ed Leuzerie e di Scherpelit)

A cura di

Ultimo aggiornamento pagina: 26/01/2017 19:31:18

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